Pellegrinaggio a Medjugorje

12 - 17 agosto 2009

QUAL VUOL GRAZIA E A TE NON RICORRE,
SUA DESIANZA VUOL VOLAR SANZ'ALI
(Dante Alighieri)

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Medjugorje non è un viaggio: è una chiamata. Tante persone desiderano andarvi e non ci riescono, altri vi capitano "per caso" e la loro vita è sconvolta. Non è un viaggio, è un pellegrinaggio, nel senso più profondo del termine. Non sono più i primi tempi, quando arrivarvi era un'avventura e soggiornarvi un disagio, ma ugualmente non è un trattamento di lusso o una vacanza tutta riposo. Ma più che la stanchezza della salita alla collina, si sentono la pace dello spirito e l'entusiasmo della preghiera.

Le pensioni sono modeste ma accoglienti, i gestori gentili e disponibili a qualunque orario: se un gruppo prega fino alle due del mattino e poi parte, loro si alzano alle due per dare la colazione. Se si parte alla 5 per il monte Krizevac la colazione è pronta a quell'ora. D'altra parte il programma del pellegrinaggio non lo decide né il capogruppo né i pellegrini, ma direttamente la Madonna, e non discutono quindi gli orari ma vi si adeguano.

Noi abbiamo avuto il dono di vedere Padre Peter, i veggenti Ivan e Iakov, nonché di assistere all'apparizione straordinaria sulla collina, il 14 agosto alle 22. Ringraziamo Adriana e Giorgio, che con il loro entusiasmo e loro preparazione ci hanno permesso di vivere al meglio questa esperienza.

Impossibile poi non commuoversi davanti alle opere di Madre Elvira nel recupero dei tossicodipendenti, e di Suor Josipa, oggi continuata dalla sorella Kornelia, nell'accoglienza degli orfani e degli anziani.

Impressionante il numero di confessioni e le file che si formano nonostante l'alto numero di sacerdoti che si rendono disponibili in tutte le lingue.

Il pellegrinaggio vero, però, inizia quando si torna a casa, e si devono mettere in pratica i buoni propositi nella vita di tutti i giorni.

 

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Diario minimo 

Mercoledì 12 agosto

Partiti alle 8:00 da Piazza Carducci, raccolto diversi pellegrini lungo il tragitto, iniziando ad entrare in clima di raccoglimento con preghiere e Rosario. Il traffico è stato clemente, quindi abbiamo potuto passare il pomeriggio a Loreto, partecipare alla Messa, nonché accedere alla Confessione. Quindi imbarco ad Ancona sul traghetto per Spalato

Giovedì 13 agosto

Arrivati alle 6, ci siamo fermati a Tihaljina dove per anni Padre Jozo ha ricevuto i fedeli, quindi ci siamo recati alla pensione. Nel pomeriggio abbiamo assistito all'incontro con Padre Peter nel padiglione giallo, abbiamo visto la tomba di Padre quindi alla sera Rosario, Messa ed Adorazione Eucaristica fino alle 21. Tutte le sera la parrocchia prega in questo modo, e da alcuni anni la Messa viene tradotta simultaneamente in varie lingue, che si possono ascoltare via radio (99.7Mhz l'italiano)
Venerdì 14 agosto Alzati alle 5, abbiamo salito la collina, dopo essere passati davanti alla casa di Vicka. Tenere in mano il Rosario significa tenere per mano la Madonna, e recitarlo su questi sassi è una partecipazione speciale. Si sale recitando i primi 10 Misteri, si raggiunge la statua del luogo della prima apparizione (posta nel 2001 da una famiglia coreana convertita dopo un miracolo che ha guarito il figlio), quindi si scende dall'altro lato con altri 5 Misteri, sino alla Croce Blu. Siamo poi andati all'incontro con Ivan, quindi alla Messa in italiano. Nel pomeriggio incontro con i giovani di Madre Elvira, quindi Rosario in chiesa. Non ci siamo fermati per la Messa, in modo da poter salire abbastanza presto sulla collina per l'apparizione straordinaria di Ivan, che è avvenuta poco dopo le 22.

Sabato 15 agosto

Alzati alle 4:30, abbiamo salito il Krizevac. Ci sono 15 stazioni della Via Crucis, intervallate in modo da poter dire una decina del Rosario fra una e l'altra. Tra la 13° e la 14° c'è la pietra, portata dai ragazzi di Suor Elvira, che segna il luogo dove Padre Slavko è nato al Cielo. Siamo poi andati alla Messa in italiano, celebrata nella chiesa all'aperto. Accoglie 5,000 persone, ma non è sufficiente, e molti trovano posto nella spianata retrostante.

Nel pomeriggio l'incontro con Jakov, poi un momento di preghiera personale. La sera Adorazione Eucaristica, come ogni sabato, dedicata in particolare ai peccati che si commettono in questa sera, soprattutto dei giovani.

Domenica 16 agosto Al mattino visita all'orfanatrofio delle Sorelle della Famiglia Ferita, con un bella testimonianza di suor Kornelia, sorella della fondatrice, dalla quale traspare tutta la fiducia nella Provvidenza: se manca lo zucchero ne arriva un sacco, se manca un letto ci si inciampa al termine di un incontro. Attualmente ospita anche anziani, ci sono 90 persone dai 5 mesi ai 98 anni.

Dopo il pranzo siamo ripartiti, tutti con il rimpianto di non potere restare, ma come dare torto a Iakov, quando dice che se stessimo tutti a Medjugorje cosa sarebbe del resto del mondo?

Lunedì 17 agosto

Tornati ad Ancona col traghetto, abbiamo viaggiato bene, qualche rallentamento ogni tanto, e siamo arrivati a Torino verso le 17.

Ma col proposito di cambiare nella nostra vita, e di ritornare a Medjugorje

Consigli pratici

Medjugorje si può vivere anche da soli, ma il gruppo permette un'esperienza condivisa, consente di sperimentare la fraternità ed aiuta a creare il clima più favorevole, oltre che consentire di accedere più facilmente alle Comunità. Questo detto da chi in vacanza evita i viaggi organizzati. Se si va da soli, non è comunque difficile unirsi ad un gruppo, ad esempio per la salita ai monti.

A parte i normali bagagli, indispensabile il Rosario.

Utili una radio per le funzioni, uno sgabello per gli incontri affollati. Anche un binocolo può servire, un registratore per gli incontri, una pila, nonché un ombrello chiaro, sia per il sole che per la pioggia.

Nessun problema con gli euro, ma è meglio portare pezzi piccoli per non avere problemi col resto. I telefonini funzionano, ma costano molto, meglio telefonare dalle Poste (oppure tenerli spenti, un po' di digiuno tecnologico non guasta)