Playa del Carmen

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Playa del Carmen è, dopo Cancun (= nido di serpenti) che conta oggi 1,000,000 di abitanti, il centro principale dei tanti villaggi sorti col boom turistico degli scorsi anni, e si trova a circa un'ora d'auto a sud di Cancun, nello Stato del Quintana Roo. Fondata nel 1993 (il nome del villaggio originale era Sciaman Ha: Acqua del Nord) conta oggi 200,000 abitanti, ed è destinata a raggiungere i 500,000 nei prossimi anni. C'è un gran fermento edilizio e molti lavorano appunto per la costruzione di alberghi e zone residenziali. La paga base è molto bassa, lo stipendio minimo garantito è di 45 pesos al giorno, circa 3.5 euro, e chi non riesce ad arrotondare con le mance o con altri lavori non se la passa molto bene. Le ferie pagate sono di una settimana l'anno, ma molti si licenziano e poi si fanno riassumere, magari nello stesso posto, dopo due - tre settimane. I supermercati sono di stile occidentale, con prezzi adeguati. I cibi e le bevande costano meno, con 2 -3 euro si comprano 4 - 5 brioches (buonissime), mentre TV al plasma e computer costano un 15 - 20 % più che in Italia. Non sono molti a chiedere l'elemosina, ma purtroppo si vede gente che cerca fra le immondizie o che dorme sotto il pergolato della chiesa.

Lungo la costa, piuttosto isolati, sorgono molti villaggi turistici, che sono vere e proprie città con negozi, ristoranti cappella, piscine, tanto grandi che alcuni hanno un trenino su gomma che gira per collegare i vari spazi. Di solito offrono vacanze all inclusive.

Nei dintorni ci sono anche alcuni parchi tematici, dove si può nuotare coni delfini o ammirare le tartarughe, ma con tutte le bellezze naturali incontaminate (per ora) sembrano superflui, per quanto frequentatissimi.

Le strade sono state disegnate col righello e non è quindi difficile orientarsi, le avenidas, parallele alla costa sono numerate di cinque in cinque, le calles, perpendicolari, sono numerate di due in due. Ci sono poi alcune bizzarrie urbanistiche, ad esempio di 10Norte ce ne sono due affiancate, fra la 12 e la 8. Nel complesso comunque l'urbanistica è stata curata e ci sono Chiesa, Municipio, stazione dei bus ed un piccolo aeroporto al margine della città.

Non tutti hanno l'auto ed i taxi sono molto diffusi, non solo fra i turisti ma anche dai locali che spesso fanno la coda per aspettarli quando escono dal supermercato con il carrello pieno, oppure si usano dei tricicli, sia per portare oggetti che persone. Il cuore commerciale della città è la Quinta Avenida, dove si trova la maggior parte dei negozi di souvenir e dei ristoranti. La Primera, invece, che è la più vicina al mare, è meno frequentata, ma raccoglie molti negozi per sub, attività di diving e tour.

La spiaggia è splendida, con sabbia bianca finissima che non si scalda, essendo ottenuta dallo sbriciolamento del calcare delle conchiglie e non da materiali silicei, che trattengono il calore. Ci sono larghi spazi liberi, ed anche gli stabilimenti balneari non costano cari (2 sdraio, 1 ombrellone ed una bottiglia d'acqua circa 5 euro al giorno). Sulla spiaggia ci sono molti servizi: moto d'acqua, paracadute trainato, gite di snorkeling. Il mare davanti alla spiaggia è bello e pulito, con alcuni pesci che si possono osservare con la maschera. Certo non paragonabile alla barriera corallina, che si può raggiungere solo in barca, ma che richiede pochi minuti di tragitto. Una cosa curiosa è che si sentono pochi odori: sia il mare che la foresta attorno ai siti archeologici non hanno quegli odori intensi e caratteristici come i nostri mari o i nostri boschi.

Eravamo alloggiati al Carmen Inn (www.carmeninn.com), situato al n° 180 della Costituentes, ma i numeri civici hanno poco significato, tutti indicano l'esquina, l'angolo che permette di trovare l'edificio. Costruito attorno alla piscina, curatissima e con bar a bordo vasca, è un tre stelle che senza sfarzo offre camere pulite e confortevoli, con frigo (vuoto, non frigo bar, ottimo per tenere le tanto necessarie bottiglie) ed aria condizionata. Phon e teli mari si possono avere in reception, gestita da personale molto cortese.

 

 

La chiesa offre celebrazioni solo in lingua spagnola, ma il rito è identico a quello italiano, come identica alla nostra La Domenica è la struttura di El Domingo, edito dai Paolini. Particolarmente apprezzata è l'usanza di benedire i fedeli al termine della celebrazione. I fedeli sono attenti e composti, partecipano alle preghiere ed ai canti, ed anche la vivacità dei bambini è tenuta a freno, diversamente da quanto accade da noi.

Le statue dei santi sono piene di immagini, ex voto, strisce colorate con richieste di preghiere.

 

 

 

Tra i ristoranti migliori (raramente il cibo è servito su piatti in ceramica, qui si usano le tablitas, vassoi o piatti in legno) che abbiamo provato:

Tango Taco Calle 10 Norte, tra le avenidas 10 e 15, Playa del Carmen, Tel 803 1859. Si mangia della ottima carne, forse la migliore della città, a prezzi convenienti. In particolare l'Arrachera Angus è una bistecca morbida e gustosissima. Se apprezzate il genere ci sono anche le Mollejas, ghiandole di bovino cotte sulla piastra e servite come antipasto, gustosissime. Ci sono due 10 Norte affiancate, il Tango Taco si trova su quella più vicina alla 8. I proprietari sono italiani, Cristian è anche istruttore di sub ed organizza gite.

Casa Mediteranea anch'esso gestito da italiani, l'ingresso si trova sulla Quinta Avenida, fra la calle 6 e 8, ma il locale è su un cortile interno, fuori dal via vai della strada. E' proprio accanto al Jardin de Marieta, visibile per i quadri coloratissimi. Si mangia dell'ottimo pesce (peraltro non molto presente in altri ristoranti nonostante sia un luogo di mare), stupendi i ravioli di pesce e gli spaghetti all'aragosta.

Yaxché Sulla Calle 8 quasi all'angolo con la Quinta Avenida. Non economicissimo, ma offre piatti tradizionali della cucina Maya, molto gustosi. In particolare la Salsa di Guacamole, un cactus, non piccante e gustosissima, che comunque si trova anche altrove, i Gamberi grigliati e cotti in foglia di banano con pomodori, cipolle e pepe verde, il cochinita pibil, ossia il maialino col sugo, la cui carne tenerissima è servita sfilacciata.

Sur Sempre sulla Quinta Avenida, è un ristorante argentino che serve carne ed ottimi piatti. Nel rapporto qualità/prezzo non così favorevole come il Tango Taco.

Quinta Pasión Sulla Quinta Avenida all'angolo con la 24, offre cucina Maya e messicana. Oltre ai gustosissimi camarones (gamberoni) cucinati in vari modi un ottimo piatto è il Molajete, un misto di carne, pesce verdure e formaggio fuso servito in una "coppa" di pietra lavica.

 

Altre segnalazioni

Buceo Cyan Ha E' uno dei tanti che organizzano immersioni e snorkeling a Playa. Si trova sulla spiaggia, a nord della 26 calle. Molto gentili, parlano un buon inglese, e soprattutto non mescolano le gite di divers e snorkelisti, cercando un compromesso che rischia di scontentare tutti, ma tengono separate le due attività.

Snac Sub E' un negozio per sub e snorkeling molto fornito, il cui proprietario, di origine greca, parla un ottimo inglese ed è gentile e competente. Ho trovato la maschera graduata, assemblata al momento con le lenti della mia ricetta oculistica, che mi ha permesso di scoprire il mondo sottomarino. Si trova sulla Primera, all'angolo con la 26.


La spiaggia

 

Gli animali non temono l'uomo

Un nave lascia Cozumel

Case vacanza

 

 

Suonano e cantano bene

I camarones sono serviti

su piatti di legno

L'albergo Carmen Inn

La piscina

 

Animaletti girano indisturbati

nel giardino

La camera

 

La chiesa

Il sacerdote benedice i

fedel al termine della Messa

La statua del santo

con le richieste di preghiera

Il supermercato

L'interno

E' dai piccoli particolari che

si intuisce la presenza italiana