Ek Balam

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Il sito di Ek Balam (Balam = giaguaro Ek = nero) č uno degli ultimi scoperti e restaurati, e presenta begli edifici, ben conservati, radunati in un contesto ristretto che non costringe a lunghe percorrenze come Chichen Itza o Cobā. La visita risulta dunque molto piacevole, ed č ricco di steli e sculture che permettono di ammirare anche l'arte dei Maya, assieme alla loro architettura. La cittā č pių antica di Chichen Itza, che ha assunto maggiore importanza in concomitanza con la decadenza di Ek Balam. Anche qui gran parte degli edifici č ancora da liberare dalla vegetazione.

Si entra passando sotto il grande arco Maya, e si incontrano due templi detti Las Gemelas, dato che sono identici, posti a 90° l'uno rispetto all'altro. Si trova poi il gioco della pelota, alcune piattaforme rialzate, e si arriva all'acropoli, un edificio imponente, diverso dalle classiche piramidi Maya, ma con la stessa imponente gradinata affiancata da due ali di edifici, e che sul frontone presenta varie sculture. Di particolare effetto č El Trono, un'imponente bocca di giaguaro contornata da varie sculture ricche di simbolismi, che si presume potesse essere l'ingresso di una tomba. La scultura mostra il mondo Maya: Ceiba, l'albero sacro che regge il cielo - raffigurato da esseri alati, in alto - e che affonda le radici nell'inframundo rappresenta nel contempo l'unione e la separazione che vi č fra la terra ed i mondi dell'aldilā.

Le guide sono molto orgogliose di presentare questo gioiello, e si dimostrano anche molto affezionate ai cani che sono diventate le mascotte del sito. Quando una famiglia in gita per conto proprio ha chiesto di unirsi al gruppo per ascoltare la spiegazione, Tony ha rinunciato al suo compenso in cambio di una mancia per cibo e collari antipulci per gli amici a quattro zampe.