Cobà significa acqua grigia, ed è un
vasto sito archeologico posto ai margini di laghi un po' paludosi dove si vedono
i coccodrilli. Non è così ben conservata come Ek Balam o Chichen Itza, ma il suo
fascino risiede soprattutto nell'ambiente in cui è immersa, ossia una vasta
porzione di giungla. E' grande parecchi chilometri quadrati, e solo una minima
percentuale è stata recuperata. Dalla punta della piramide si vede un panorama
di foresta a 360°, infatti
i visitatori sono avvisati che vi sono serpenti
velenosi ed altri animali, per cui non ci si deve allontanare dai sentieri
ufficiali, dove il continuo passaggio di persone allontana i pericoli. Dato che
il territorio è piuttosto grande si possono noleggiare biciclette, oppure essere
trasportati sui tricicli.
Nel sito sono state trovate diverse steli ad oggi in fase di studio e traduzione, contiene due campi per il gioco della pelota ed ha una piramide, in uno stato non eccelso di conservazione, alta 42m ad oggi visitabile sino all'osservatorio posto in cima.
Curiosi l'albero del bene e del male, che crescono sempre insieme: uno produce una resina urticante (la macchia scura sull'albero a sinistra nella foto), l'altro il rimedio da applicare sulla pelle.
L'ape locale non ha pungiglione, è piccolina e produce un miele gustoso, ma in scarsa quantità. Ovviamente qualcuno ha pensato di importare api nostrane, rinominate api assassine, con effetti disastrosi.
Si può anche vedere un tratto di strada. Si dice che i Maya non conoscessero la ruota, in realtà non è esatto; i Maya avevano il concetto di ruota, ma essa ricorda il disco del sole, ed era considerato blasfemo usarla, quindi i carichi erano trasportati a spalla, come illustrato nel disegno. In realtà era anche un modo di tenere occupata la popolazione e poterla governare più facilmente. Ad ogni modo le strade Maya erano rialzate e ricoperte di ghiaietta bianca, in modo che anche di notte la luce riflessa della luna permettesse di percorrerle. Dato il caldo ed il sole si può comprendere come certi lavori fossero svolti più volentieri nelle ore serali o notturne.